martedì 14 gennaio 2014

ritorni

Non so perchè stia scrivendo. L'ultima volta che l'ho fatto risale a quasi 6 anni fa. Ho ritrovato questa pagina quasi per gioco. Solo un modo per impegnare il tempo, aspettando che il sonno arrivi. E' difficile dormire quando non si è stanchi, ed è difficile stancarsi vagando per casa sforzandosi di trovare qualcosa che riempia le ore. Tempo ne ho tanto in questi giorni. Malato quasi per finta. Un male stupido il mio. Un'emiparesi facciale che sembra fatta apposta per sparigliare tutti i buoni propositi di inizio anno. E intanto rimango chiuso in casa, il ritorno alla frenesia e posticipato ancora, e questo mi costringe a fare i conti con me stesso.
Quando si ricomincia ci si da una disciplina, si traccia una linea immaginaria da percorrere in equilibrio precario. Forse lo si fa solo per non lasciarsi vivere, per illudersi di essere alla guida e di conoscere la direzione. A volte invece sembra proprio il contrario. Gli eventi ci travolgono e fiaccano il morale. E dove andare rimane solo una domanda. Mi sento un po' così in questo momento. Si fanno scelte importanti nella vita. Ci danno l'illusione di essere arrivati, di aver dato una piega decisa alla propria esistenza. 
E invece, dietro ogni curva ci attende un'altra importante decisione da prendere. L'equilibrio non sembra più così stabile, la piega non più così decisa.

Ora si tratta solo di osare, smetterla di farsi violenza solo in nome della paura di cambiare e decidersi a fare il grande passo. 

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